Salerno Pulita e Consorzio di Bacino VR2 del Quadrilatero vincono il premio Biorepack per il riciclo organico
In occasione del tradizionale appuntamento di Legambiente, la società che gestisce i servizi ambientali del comune campano e il consorzio che riunisce 46 amministrazioni comunali in Veneto sono stati premiati da Biorepack per le loro iniziative a sostegno della raccolta differenziata dell’umido, delle bioplastiche compostabili e della produzione di compost. Tra le loro azioni più originali, una gara tra quartieri per aumentare quantità e qualità dei rifiuti organici raccolti e una “Ecopagella” per trasformare gli studenti in sentinelle ambientali delle proprie famiglie. Versari (Presidente Biorepack): “Due best practice che meritano di essere conosciute e replicate”
4 luglio 2024 - Una attiva nel Nord-Est, l’altra al Sud. Insieme, coprono una popolazione di oltre mezzo milione di persone e decine di comuni di diverse dimensioni. Ad accomunarle, la capacità di individuare soluzioni originali per valorizzare una componente dei rifiuti urbani indispensabile nella costruzione di modelli virtuosi di economia circolare: quella dei rifiuti umidi e compostabili. Il Consorzio di Bacino Verona Due del Quadrilatero e Salerno Pulita sono le due realtà premiate da Biorepack, consorzio nazionale per il riciclo organico della bioplastica compostabile, in occasione dell’edizione 2024 dei Comuni Ricicloni di Legambiente.
“Le iniziative messe in atto da queste due realtà ci hanno subito colpito” commenta Marco Versari, presidente di Biorepack. “Per questo le abbiamo scelte quando hanno proposto di finanziare i loro progetti attraverso il nostro bando di comunicazione locale e abbiamo deciso di indicare i loro nomi quando Legambiente ci ha chiesto di individuare due best practice nella gestione della FORSU. Il loro esempio merita infatti di essere conosciuto e replicato. È proprio grazie alla professionalità e alla lungimiranza di chi gestisce i rifiuti a livello locale se il nostro Paese può rimanere all’avanguardia nella gestione dei rifiuti compostabili”.
Nel caso del Consorzio di bacino VR2 del Quadrilatero, che riunisce 46 amministrazioni comunali nella provincia di Verona, la punta di diamante del progetto consiste in una “Ecopagella” distribuita agli studenti del secondo ciclo delle scuole primarie. In questo modo, ragazzi e ragazze si sono trasformati in vere e proprie “sentinelle ambientali” della qualità delle azioni dei propri familiari quando fanno la raccolta differenziata. È l'idea portante del progetto “Sembra plastica, ma non è!” sviluppata nel corso del 2023.
I bambini delle scuole coinvolte dall'iniziativa hanno sottoposto dei questionari a genitori, nonni ma anche vicini di casa. Obiettivo: valutare il livello di conoscenza e di rispetto delle regole di conferimento delle diverse tipologie di rifiuti, a partire da quelli organici e compostabili. Un modo per rendere le nuove generazioni parte attiva nella diffusione di consapevolezza sull'importanza della raccolta differenziata e sulla gestione dei materiali innovativi come le bioplastiche.
Ma il progetto del Consorzio VR2 del Quadrilatero ha previsto azioni rivolte anche ai turisti che hanno soggiornato nei campeggi del territorio. Soprattutto nei periodi di alta affluenza infatti, il loro contributo è essenziale per non compromettere i livelli qualitativi della raccolta differenziata.
“Far sentire le diverse fasce della popolazione protagoniste in prima persona è essenziale per massimizzare i risultati quando si parla di gestione dei rifiuti e miglioramento della raccolta differenziata” spiega Emanuela Ruffo, presidente del Consorzio di Bacino Verona Due del Quadrilatero. “Siamo orgogliosi del premio ricevuto grazie a Biorepack: lo consideriamo una prova che siamo sulla strada giusta e rappresenta per noi un ulteriore stimolo per raggiungere traguardi ancora migliori”.
Per coinvolgere e sensibilizzare i propri cittadini, a Salerno hanno invece pensato a una sorta di “gara tra quartieri”, sviluppata nell’ambito della campagna di sensibilizzazione “Compost goal!”: nell'autunno scorso per cinque settimane, in occasione della raccolta dell'organico, sono stati effettuati prelievi e successive analisi merceologiche per stabilire i tassi di impurità (cioè materiali estranei all'organico) e la percentuale di bioplastiche compostabili presenti nei rifiuti umidi. Ai quartieri più virtuosi è stata donata una dotazione di alberi per potenziare il patrimonio di verde pubblico. Un monito tangibile del legame tra la qualità di una città e le azioni dei singoli.
Al tempo stesso, in diverse scuole primarie e secondarie di primo grado, sono stati realizzati giochi, laboratori e uno spettacolo teatrale. Obiettivo: aiutare a comprendere in modo facile e divertente i criteri per la corretta raccolta dei rifiuti organici e per riconoscere le bioplastiche compostabili.
“I dati confermano che la raccolta differenziata nella nostra città è stabilmente al di sopra del 74%” dichiara Vincenzo Bennet, amministratore unico di Salerno Pulita. “Per migliorarla ulteriormente, è indispensabile focalizzarci sulla valorizzazione della frazione organica dei rifiuti e delle matrici compostabili: sacchetti dei supermercati, stoviglie monouso, posate, contenitori per alimenti prodotti in bioplastica compostabile. Stiamo lavorando a un’ipotesi che coinvolga anche le utenze non domestiche”.
Per Salerno, questa attività è tra l’altro un aiuto concreto per migliorare la qualità del compost prodotto dall’impianto di compostaggio di proprietà del Comune e gestito da Salerno Pulita. “Il nostro obiettivo - commenta l’assessore all’Ambiente del Comune di Salerno, Massimiliano Natella - è di poter presto mettere a disposizione delle realtà del territorio il compost prodotto e costituire un perfetto esempio di filiera circolare locale” .
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