“Un grande aiuto per la cura del suolo, anche grazie al ruolo fondamentale delle bioplastiche”
Marco Versari (presidente Biorepack): “La Giornata Mondiale del Suolo ci ricorda quanto le nostre azioni quotidiane siano importanti per riportarlo in salute. Aumentare i tassi di compostaggio è un passaggio fondamentale”. Con due anni di anticipo rispetto al resto della Ue, l’Italia sarà il primo Paese europeo a introdurre l’obbligo della raccolta differenziata della frazione umida e, al suo interno, anche delle plastiche biodegradabili e compostabili
Milano, 30 novembre 2021 - “La Giornata Mondiale del Suolo che si celebra domenica prossima ci ricorda quanto è importante la sfida di curare il degrado di questo bene essenziale per la nostra vita. Ma dobbiamo anche renderci conto che le nostre azioni quotidiane sono importanti per centrare gli obiettivi che la stessa Ue si è data, annunciando pochi giorni fa una storica direttiva per riportare in salute i suoli entro metà secolo. In questo senso, è un fondamentale passo in avanti l’obbligo che scatterà in tutta Italia il 1° gennaio prossimo di effettuare la raccolta differenziata dell’umido e, in esso, delle bioplastiche compostabili. A dichiararlo è Marco Versari, presidente di Biorepack, il consorzio di filiera per la gestione a fine vita degli imballaggi in plastica biodegradabile e compostabile.
L’entrata in vigore di questo obbligo anticipa di ben due anni un analogo impegno che sarà introdotto nel resto dei Paesi della Ue solo a inizio 2024 e che deriva dal recepimento della direttiva europea 2018/851. La disposizione impone ai Comuni italiani di attivare un servizio di raccolta differenziata della frazione umida da attuarsi tramite contenitori a svuotamento riutilizzabili o con sacchetti compostabili certificati a norma UNI EN 13432-2002.
“Questa tappa - prosegue Versari - è tanto più importante alla luce della Strategia sul suolo annunciata pochi giorni fa dalla Commissione europea. È la stessa Ue a ricordarci che i due terzi dei suoli sono degradati e ciò incide sulle rese agricole e sulla biodiversità. Inoltre un quarto dei terreni nell’Europa meridionale è a rischio di desertificazione. Diffondere sistemi per invertire la rotta è essenziale. L’uso e lo smaltimento corretto degli imballaggi in bioplastica compostabile aiuta a vincere questa sfida”.
Bioreapack, Consorzio nazionale per il riciclo organico degli imballaggi in plastica biodegradabile e compostabile, è un consorzio di diritto privato, senza fini di lucro, con statuto approvato con decreto del Ministero della Transizione Ecologica di concerto con il Ministro dello Sviluppo Economico, con la finalità di garantire lo sviluppo della raccolta differenziata e del riciclo organico delle bioplastiche assieme alla frazione organica dei rifiuti (art. 182 ter del TUA – d.lgs. n. 152/2006)t. È costituito da oltre 200 imprese, attive nella produzione di materie prime, trasformazione e utilizzo industriale degli imballaggi in bioplastica compostabile certificata UNI EN 13432, nonché del loro riciclo organico.
Per le aziende del settore un risparmio annuo di 9,4 milioni di euro
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