La pellicola dell'attivista contro la siccità in Malawi vince il riconoscimento “Dalla Terra alla Terra”
La pellicola presentata al Festival Cinemambiente di Torino vince il riconoscimento “Dalla Terra alla Terra” per l’opera che meglio illustra i problemi legati al suolo e alle soluzioni utili per salute, sicurezza alimentare e biodiversità. Il film descrive la tenacia di Anita Chitawa, che dal suo piccolo villaggio nel Malawi afflitto dalla siccità vola in California per convincere gli americani della realtà dei cambiamenti climatici e della necessità di un’azione comune
Torino - Milano, 7 ottobre 2021 - Anita Chitaya ha due grandi doti: uno straordinario dono persuasivo e una particolare tenacia. Due doni che si rivelano fondamentali quando si trova a dover affrontare i problemi che affliggono il suo piccolo villaggio in Malawi, colpito da una crescente siccità. La donna decide infatti di ntraprendere un viaggio negli Stati Uniti, nel tentativo di convincere gli americani che il cambiamento c limatico è reale e riguarda il Pianeta intero. Lì incontra negazionisti climatici, ecoscettici ma anche agricoltori disperati perché anche il loro lavoro è messo a dura prova dal riscaldamento globale e dagli eventi meteo estremi che aumentano. quegli aspetti contrastanti che modellano la storia e la società americana. Dal divario rurale-urbano, a quello tra ricchi e poveri, alla discriminazione razziale e la disuguaglianza di genere, i temi più urgenti dei nostri tempi si intrecciano nell’esperienza di Anita, alle prese con la sfida più grande della sua vita.
La sua storia è stata raccontata nel film The Ants & the Grasshopper di Raj Patel e Zak Piper (Malawi 2021, 74’). Un'opera toccante ed estremamente efficace che è stata insignita del Premio “Dalla Terra alla Terra” promosso dal Consorzio Biorepack alla 24a edizione del Festival CinemAmbiente di Torino conclusosi ieri. Gli autori riceveranno un premio di 3000 euro.
“Abbiamo deciso di istituire questo riconoscimento per sostenere le opere cinematografiche che meglio raccontano la Terra, documentando il degrado del suolo, le strategie di rinascita e lo stretto legame con la protezione della salute umana, della sicurezza alimentare e della biodiversità” ha commentato Marco Versari, presidente di Biorepack (Consorzio nazionale per il riciclo organico degli imballaggi in plastica biodegradabile e compostabile). “The Ants & the Grasshopper ha senza dubbio centrato l’obiettivo. È infatti l’esempio perfetto di quanto il cinema abbia un ruolo essenziale per aumentare la sensibilità sullo stretto legame tra comportamenti virtuosi individuali e collettivi, salute del suolo e contrasto alla crisi climatica”.
I film vincitori e gli altri più di 80 titoli proposti nel cartellone di quest’anno sono visibili gratuitamente (dietro prenotazione da effettuare sul sito www.cinemambiente.it) sulla piattaforma OpenDDB, nella quale il Festival prosegue online fino al 13 ottobre. Il trailer del film è disponibile qui: https://www.youtube.com/watch?time_continue=126&v=WAXi0b826sY&feature=emb_logo
Raj Patel, formatosi in varie università tra Gran Bretagna e USA, è scrittore e attivista impegnato in particolare sulla sostenibilità alimentare. Nel 2007 pubblica I padroni del cibo (Stuffed and Starved). Attualmente è professore di ricerca presso la LBJ School of Public Affairs ad Austin, in Texas.
Zak Piper, regista e produttore vincitore di un Emmy e di un Producers Guild Award. Tra le sue produzioni si ricordano i documentari At the Death House Door (2008) candidato agli Academy Awards, The Interrupters (2011) e Life Itself (2014) premiato al Sundance Film Festival.
Il Festival CinemAmbiente nasce a Torino nel 1998 con l'obiettivo di presentare i migliori film e documentari ambientali a livello internazionale e contribuire, con attività che sviluppano nel corso di tutto l'anno, alla promozione del cinema e della cultura ambientale. Il Festival è parte del Green Film Network, associazione che riunisce i principali festival dedicati all'ambiente da tutto il mondo. Negli anni il Festival è costantemente cresciuto, confermandosi come uno dei più importanti appuntamenti cinematografici ambientali del panorama internazionale.
Bioreapack, Consorzio nazionale per il riciclo organico degli imballaggi in plastica biodegradabile e compostabile, è un consorzio di diritto privato, senza fini di lucro, con statuto approvato con decreto del Ministero della Transizione Ecologica di concerto con il Ministro dello Sviluppo Economico, con la finalità di garantire lo sviluppo della raccolta differenziata e del riciclo organico delle bioplastiche assieme alla frazione organica dei rifiuti (art. 182 ter del TUA – d.lgs. n. 152/2006)t. È costituito da oltre 200 imprese, attive nella produzione di materie prime, trasformazione e utilizzo industriale degli imballaggi in bioplastica compostabile certificata UNI EN 13432, nonché del loro riciclo organico.
Biorepack: “Una novità positiva per cittadini, ambiente e imprese”
C’è tempo fino al 31 dicembre per chiedere di convenzionarsi ottenendo il riconoscimento retroattivo dei corrispettivi
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