Biorepack presenta il suo primo Rapporto di sostenibilità
Il documento, redatto dalla School of Management Bocconi, calcola gli impatti del sistema Biorepack e degli imballaggi in plastica biodegradabile e compostabile. In un anno, 410mila tonnellate di carbonio organico sono tornate nei suoli agricoli, 5,6 milioni di tonnellate di CO2 evitate, 409 milioni di metri cubi di biogas prodotti, 9,4 milioni di euro distribuiti ai gestori della raccolta differenziata e quasi mezzo milione di euro investiti in ricerca e sviluppo. Fotografate anche le performance socio-ambientali ed economiche delle aziende consorziate
5 settembre 2024 - 5 milioni di tonnellate di rifiuti umidi raccolti da cucine e mense, 1,9 milioni di tonnellate di compost prodotto, 410.000 tonnellate di carbonio organico riportato nei terreni agricoli, 5,6 milioni di tonnellate di CO2 equivalente/anno risparmiate rispetto all’avvio in discarica, 409 milioni di metri cubi (Nm3) di biogas prodotti (411 GWh di energia elettrica, 169 GWh di energia termica e 167 milioni di Nm3 di biometano). E ancora, 9,4 milioni di euro distribuiti tra i Comuni e i soggetti gestori della raccolta differenziata in tutta Italia, 436.000 euro di investimenti in ricerca e sviluppo e 37.000 studenti coinvolti in attività educative. Sono davvero molti i numeri positivi, in termini di impatto ambientale, sociale ed economico, resi possibili dal sistema Biorepack e dalla filiera degli imballaggi in bioplastica compostabile. A sistematizzarli ci ha pensato la School of Management dell’università Bocconi di Milano che ha redatto il primo Rapporto di Sostenibilità di Biorepack.
“Il rapporto di sostenibilità - spiega Francesco Bertolini, docente della Scuola di Direzione Aziendale dell’Università Bocconi, che da più di 30 anni svolge attività di insegnamento e ricerca in ambito internazionale sui temi della sostenibilità - è un documento che riporta le performance di un'organizzazione rispetto a questioni ambientali, sociali ed economiche. Fornisce un resoconto delle attività e degli impatti dell'azienda su tali tematiche in un determinato periodo di tempo. Rappresenta quindi uno strumento chiave per comunicare in modo trasparente con gli stakeholder, siano essi investitori, dipendenti, clienti, autorità regolatorie, comunità locali o cittadini. Attraverso di esso, si possono infatti documentare gli sforzi dell’organizzazione per operare in modo responsabile, riducendo l'impatto ambientale, promuovendo il benessere sociale e governando in modo etico”.
In particolare, Il Rapporto 2023 realizzato per Biorepack è il primo strumento completo che affronta il tema della sostenibilità, calato nel contesto dell’azione del Consorzio: gli analisti Bocconi hanno incentrato la rendicontazione sull’anno 2023 (o sul 2022 laddove non fossero ancora disponibili i dati più recenti) e hanno preso il 2021 come “anno zero” per valutare i progressi fatti.
Il rapporto SDA Bocconi ha messo inoltre in correlazione le attività della filiera delle bioplastiche compostabili con gli SDGs dell’Onu (Obiettivi di sviluppo sostenibile). Dall’analisi emerge che la scelta del packaging biodegradabile e compostabile incide positivamente su molti degli obiettivi individuati come globali dalle Nazioni Unite. Tra di essi, in particolare si segnalano impatti positivi sul fronte della sicurezza alimentare, della crescita economica sostenibile, della lotta al cambiamento climatico e dello sviluppo di città e comunità sostenibili.
“Nei suoi primi 3 anni di attività, il nostro consorzio ha consentito alla filiera delle bioplastiche di gestire al meglio il riciclo organico dei propri imballaggi, contribuendo positivamente ai risultati di riciclo in Italia e promuovendo il corretto conferimento dei manufatti da parte dei cittadini nella raccolta differenziata dell’umido domestico e la loro corretta etichettatura e riconoscibilità” commenta Marco Versari, presidente di Biorepack. “In questo modo abbiamo potuto valorizzare la raccolta della frazione umida dei rifiuti, che, attraverso il compostaggio, diventa una risorsa biologica strategica per mantenere la salute del suolo”.
Il Rapporto di Sostenibilità di Biorepack è stata anche l’occasione per fotografare le performance ambientali, sociali ed economiche dei propri consorziati. Un modo per restituir loro un’immagine del settore in ottica di contributo a una maggiore sostenibilità.
Nei mesi scorsi ha quindi sottoposto un questionario ai suoi 222 consorziati e ai potenziali utilizzatori finali degli imballaggi compostabili. Dai dati emerge che il 64% di loro conosce gli SDGs, la metà dei consorziati mette in atto strategie per ridurre le proprie emissioni, il 35% reintroduce gli scarti di lavorazione nei processi produttivi e il 30% calcola le proprie emissioni di CO2. L’84% inoltre adotta iniziative e buone pratiche per la gestione dei propri dipendenti. Più indietro invece è l’adozione di un report di sostenibilità (adottato da appena il 16% delle aziende) anche se un ulteriore 24% intende predisporlo a breve.
“Il passaggio da un'economia lineare a una circolare è iniziato, ma è un percorso lungo, complesso e articolato. In questa complessità Biorepack vuole giocare un ruolo di facilitatore” spiega Carmine Pagnozzi, direttore generale di Biorepack. “Da un lato vuole aiutare la crescita di un settore innovativo come quello delle bioplastiche. Dall’altro intende favorire uno sviluppo nel quale gli indicatori di performance non siano più solo quelli economici, ma quelli compatibili con un equilibrio tra l’ecosistema e la società. Il piano strategico di Biorepack si inserisce in questa cornice valoriale. Ci impegneremo per consolidare questo approccio con tutti i nostri consorziati, siano essi produttori o utilizzatori di bioplastica”.
Supporto alla filiera delle bioplastiche
77.900 tonnellate di imballaggi immessi a consumo
56,9% tasso di riciclo degli imballaggi compostabili 2023 (+ 5 % rispetto 2021)
222 Consorziati 2023 (+ 9,9 % rispetto 2021)
Oltre 436 mila euro gli investimenti del Consorzio per la ricerca e lo sviluppo
9,4 milioni di euro corrispettivi riconosciuti ai convenzionati (+1,9 milione di euro rispetto al 2021)
Stimolo all’innovazione e ricerca
Oltre 37 mila studenti coinvolti nelle attività educative
74,1% Popolazione servita 2023 (+13 % rispetto 2021)
58,5% Comuni serviti sul totale nazionale (4.624 comuni, +24,7 %rispetto al 2021)
Tutela del suolo e delle risorse naturali
Contributo del sistema alla produzione di 1,9 tonnellate di compost
Contributo delle bioplastiche alla raccolta differenziata di oltre 5 milioni di tonnellate di frazione organica umida da cucine e mense
Lotta al cambiamento climatico
Contributo delle bioplastiche al risparmio di 5,6 milioni di tonnellate di CO2 equivalente/anno rispetto alla discarica
16,6 milioni di euro di ricavi da contributo ambientale
INFO STAMPA: Barabino & Partners S.p.A.
Serena Galdo s.galdo@barabino.it Mob: +39 345.14.64.356
Domenico Lofano d.lofano@barabino.it Mob: +39 334.14.12.995
Bioreapack, Consorzio nazionale per il riciclo organico degli imballaggi in plastica biodegradabile e compostabile, è un consorzio di diritto privato, senza fini di lucro, con statuto approvato con decreto del Ministero della Transizione Ecologica di concerto con il Ministro dello Sviluppo Economico, con la finalità di garantire lo sviluppo della raccolta differenziata e del riciclo organico delle bioplastiche assieme alla frazione organica dei rifiuti (art. 182 ter del TUA – d.lgs. n. 152/2006)t. È costituito da oltre 200 imprese, attive nella produzione di materie prime, trasformazione e utilizzo industriale degli imballaggi in bioplastica compostabile certificata UNI EN 13432, nonché del loro riciclo organico.
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