Rappresentano un terzo dei rifiuti solidi urbani. Divieto di plastica per l’ortofrutta, obbligatorio lo sfuso
Il 1° gennaio 2024 anche in Francia, come nel resto d’Europa, è scattato l’obbligo di effettuare la raccolta differenziata della frazione organica, che nel paese transalpino rappresenta circa un terzo del totale dei rifiuti soldi urbani.
In Francia ogni comunità (sono oltre 2.400 e aggregano più comuni) sarà libera di definire la modalità di raccolta che riterrà più adeguata: raccolta porta a porta o presso il conferimento in un punto specifico, per esempio attraverso la creazione di compostiere di quartiere o nelle singole famiglie. Tutti i rifiuti potranno essere utilizzati per produrre compost o biogas. Si stima che con questo provvedimento sarà evitata la produzione di 800mila tonnellate di gas serra. Per il primo anno, tuttavia, non sono previste multe per i trasgressori
Sempre in Francia, è scattato anche il divieto alla vendita di frutta e verdura fresca confezionata in imballaggi di plastica con peso inferiore al chilo e mezzo. Il provvedimento adottato dal governo francese nell’ambito delle strategie di economia circolare punta a eliminare gli articoli monouso di plastica entro il 2040. Occorre dire che il legislatore ha previsto alcune eccezioni al divieto: tra queste patate e carote a raccolta precoce, broccoli, funghi, insalate, frutti di bosco e altri prodotti freschi, oltre ai prodotti ortofrutticoli troppo maturi. I produttori e gli esercenti che non rispetteranno il divieto saranno sanzionabili con una multa fino a 45.000 euro.
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