Il riciclo spiegato da chi gestisce direttamente alcuni degli impianti di compostaggio italiani. Guarda i video.
Il vero problema per la corretta gestione dei rifiuti organici? Le frazioni estranee composte da plastiche tradizionali, vetro, alluminio e altri materiali.
Il motivo? Una raccolta differenziata inadeguata e scarsa informazione dell’opinione pubblica. L’etichettatura dei prodotti? Inadeguata, al momento, per aiutare i cittadini a capire quali materiali devono effettivamente essere conferiti insieme all’umido e avviati a compostaggio. Le bioplastiche compostabili? Perfettamente compatibili con il trattamento della frazione organica e nessun ostacolo all’attività di impianti di compostaggio e digestori anaerobici. Anzi, un aiuto tangibile per l’aumento di qualità e quantità del compost prodotto.
Sono solo alcune delle tante risposte emerse da una serie di cinque interviste video realizzate da Biorepack, consorzio nazionale per il riciclo organico degli imballaggi in plastica biodegradabile e compostabile. Un viaggio per immagini estremamente utile a chiarire dubbi e far emergere la realtà della gestione del fine vita delle bioplastiche compostabili.
“Nonostante l’Italia sia da anni il top player indiscusso nel settore delle bioplastiche (da solo il nostro Paese rappresenta un terzo dell’intero comparto Ue), c’è ancora troppa disinformazione e impreparazione sul perché è importante effettuare una corretta raccolta differenziata dei rifiuti organici e perché insieme a loro vanno conferiti anche gli imballaggi in bioplastica compostabile, come sacchetti, stoviglie e cialde per le bevande certificate EN13432. E questa scarsa informazione alimenta pericolose fake news” – ha spiegato Marco Versari, presidente di Biorepack.
I video seguenti ci portano dentro alcuni impianti di compostaggio situati in diverse regioni italiane:
Scopriamone il funzionamento e i risultati, con particolare riferimento alle diverse fasi del compostaggio, all’importanza delle etichette e ai vantaggi generati dalla sinergia con il territorio.
Intervista a Carmine Pagnozzi, neodirettore generale del Consorzio Biorepack
Per le bioplastiche compostabili si prevede un corrispettivo massimo di 139,89 €/ton
I numeri dell’Osservatorio Immagino GS1 Italy sulle etichette di quasi 130 mila prodotti
Per i 35mila studenti due le versioni: in presenza e digitale
Lo strumento aiuta l’utente a individuare fascia contributiva e valore unitario
La decima edizione del “Bando CONAI per l’eco-design degli imballaggi nell’economia circolare – Valorizzare la sostenibilità ambientale degli imballaggi” ha l’obiettivo di premiare le soluzioni di packaging più innovative e ecosostenibili immesse sul mercato nel biennio 2021-2022
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