Rifiuti organici e compostabili, New York adotta il modello italiano

Sulla raccolta dell’organico la città di New York si ispira all’Italia adottando il “nostro” sistema di raccolta. Nelle scorse settimane il sindaco ha annunciato una piccola rivoluzione per la “Grande Mela”, che prevede l’introduzione di 250 contenitori “smart” (che diventeranno 400 ben presto) nei quali i cittadini dovranno conferire sia gli scarti di cibo sia tutti i materiali compostabili, a partire dai sacchetti in bioplastica compostabile che rendono più facile la gestione dei rifiuti organici. Si tratta, ha detto il primo cittadino, di un tassello fondamentale per raggiungere l'obiettivo zero rifiuti entro il 2030.

Una prima sperimentazione era già stata avviata nel Queens. I risultati ottenuti in un anno, hanno dimostrato che questo tipo di raccolta e di successiva trasformazione in compost sia la soluzione migliore per non mandare in discarica residui organici e imballaggi compostabili. Lo studio pilota ha dimostrato che la raccolta dell'organico tramite sacchetti compostabili ha permesso di triplicare il materiale raccolto a un costo di un terzo inferiore del costo medio rispetto a precedenti sistemi. Ecco perché il modello sarà esteso in tutta la città.

La scelta di New York è la conferma di quanto cruciale sia la corretta gestione dei rifiuti organici (che rappresentano tra il 30 e il 40% del totale dei rifiuti domestici), ma è anche un indiretto riconoscimento al modello italiano, che ha permesso al nostro Paese di essere ai vertici europei della raccolta dell'umido grazie anche al contributo degli imballaggi in bioplastica compostabile, che si rivelano fondamentali per raccogliere gli scarti alimentari.