La frazione organica è quella parte dei rifiuti di natura organica, spesso ricca di acqua e, per questo, definita anche umida. Stiamo parlando quindi essenzialmente di scarti alimentari e, più in particolare, di elementi putrescibili.
La sua raccolta differenziata e il suo trattamento specifico consentono di evitare fonti di inquinamento (del terreno e delle acque con i liquidi percolati e dell’atmosfera con il biogas) mentre, al contrario, la sua gestione separata dal resto dei rifiuti domestici consente la creazione di compost utilizzabile come nutrimento per la rigenerazione dei suoli.
Questi rifiuti vanno inseriti in sacchetti realizzati in bioplastica biodegradabile e compostabile certificati norma EN 13432: si consiglia di non riempirli troppo per evitarne la rottura.
Il contenitore che contiene il sacchetto di plastica compostabile deve essere forato per garantire una buona aereazione In questo modo sarà possibile raccogliere in appartamento la frazione umida dei rifiuti senza creare odore. Solo una adeguata aerazione infatti permette che non si inneschi il processo di degradazione e impedisce la formazione di liquami sul fondo, diminuendo in modo sostanziale la formazione di odori ed il proliferare di insetti.
Scarti di cucina, avanzi di cibo
Piccole ossa, scarti di frutta e verdura
Bastoncini in legno per gelati
Fondi di caffè e filtri di tè (leggere bene la confezione)
Alimenti avariati e scaduti
Resti vegetali, quindi piante, fiori, erba, ma in piccole quantità
Tovaglioli di carta sporchi di cibo
Escrementi di animali di piccola taglia
Imballaggi, stoviglie, posate e bicchieri monouso in plastica biodegradabile e compostabile certificati EN 13432
Lettiere per animali (a meno che non siano biodegradabili)
Carta per confezioni alimentari (carta oleata, plastificata o con alluminio)
Polvere o altri materiali derivanti dalla pulizia della casa
Sacchetti dell'aspirapolvere
Tovaglioli di carta sporchi di cibo
Nel dubbio è opportuno consultare il sito della azienda che gestisce il servizio rifiuti della zona
I rifiuti organici raccolti in modo differenziato vengono portati agli impianti di compostaggio o di digestione anaerobica, dove mediante un processo controllato si decompongono fino a diventare compost utilizzabile in agricoltura e nelle attività di florovivaismo, in alternativa ai concimi chimici.